La gestione dello smart working

La disciplina del lavoro agile è contenuta nella Legge 81/2017 (artt. 18-24) e s.m. (le ultime modifiche sono state apportate dall'art. 41-bis del DL 73/2022 - L. 122/2022, dal Dlgs 30 giugno 2022 n. 105 e dagli artt. 23-bis e 25-bis della Legge 142/2022 di conversione del DL 115/2022), pubblicata sulla G.U. n. 135 del 13/06/2017, meglio nota come Jobs Act autonomi e lavoro agile recante «misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato», entrata in vigore dal 14 giugno 2017.

Oltre alla Legge 81/2017 vanno tenute in considerazioni le indicazioni contenute:

- nel DM 22 agosto 2022 n.149 (attuativo dell'art. 41-bis del DL 73/2022)

- nella Relazione del Gruppo di Studio sul Lavoro Agile del mese di dicembre 2021;

- nel Protocollo sul lavoro agile del 7 dicembre 2021;

- nella contrattazione collettiva.

Il Ministero del lavoro e le parti sociali, il 7 dicembre 2021, hanno sottoscritto il protocollo sullo smart working che integra la disciplina contenuta nella L. 81/2017 prevedendo che il rifiuto del lavoratore ad aderire o svolgere la propria prestazione in modalità agile non legittima il datore di lavoro ad intimare il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, né ad adottare altri provvedimenti disciplinari.

Aggiornata al 3 novembre 2022

 

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